Dario Romano si ricandida per il Consiglio Comunale di Senigallia, stavolta con il PD

Politiche dell’Unione Europea e innovazione digitale per turismo, sicurezza, cultura e sburocratizzazione

Il Partito Democratico di Senigallia, dopo aver ufficializzato la lista, presenta i propri candidati al Consiglio Comunale. Dario Romano si presenta a pieno titolo nella lista del Partito Democratico con la sua esperienza maturata in ambito Europeo.Romano-Dario

Nato il 12 agosto del 1986, dopo aver frequentato il liceo classico “Perticari” ho conseguito prima la laurea triennale e poi quella laurea magistrale in International Economics and Business presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università Politecnica delle Marche.

Sono impiegato in un’organizzazione dell’artigianato e della piccola e media impresa, occupandomi di servizi innovativi e di internazionalizzazione. Dal 2010 al 2015 ho ricoperto il ruolo di consigliere comunale a Senigallia, rivestendo il ruolo di delegato alle politiche per l’Unione Europea. Sono anche responsabile Europa del Partito Democratico della Provincia di Ancona.

Prima di entrare in politica, ho collaborato con un funzionario al Parlamento Europeo, nell’ufficio di un deputato italiano a Bruxelles e Strasburgo grazie ad un tirocinio universitario, specializzandomi nel settore dei trasporti, del turismo ed in quello delle libertà pubbliche dell’UE. Nel 2011 ho avuto la possibilità di tornare a Bruxelles con la delegazione della Regione Marche. Nel tempo libero partecipo al torneo UISP tra le fila della Beretti Marmi-Amici di Paolo. Rivesto anche il ruolo di dirigente nell’A.S. Football 93 (calcio a 5).

Il mio impegno nel Partito Democratico per Maurizio Mangialardi Sindaco deriva dalla volontà di dare un contributo a Senigallia soprattutto per quello che riguarda le piccole-medie imprese (artigiani, commercianti), i giovani e l’Europa. In particolare, poi, lavorando in una associazione di PMI e vivendo la città in ogni sua sfaccettatura, mi piacerebbe trovare nuovi approcci legati alle potenzialità del digitale applicate al turismo, alla sicurezza, alla sburocratizzazione e alla cultura.

da PD Senigallia

Dario Romano ufficializza: “A disposizione del Partito Democratico, per Senigallia”

Allegrezza e Mangialardi: “Preparato e competente, da tenere in considerazione per le candidature”

“Cinque anni di mandato positivi, che si chiuderanno contestualmente al mio impegno con Vivi Senigallia, per poi essere a disposizione del Partito Democratico, in vista delle prossime elezioni comunali 2015.20141129-romano-pd

Questa la sintesi dell’annuncio con cui Dario Romano ha ufficializzato il suo passaggio al PD, nelle cui fila sarà impegnato durante la prossima campagna elettorale che porterà alle elezioni di maggio.

Romano, consigliere comunale a Senigallia con delega alle politiche per l’Unione Europea, traccia un bilancio dei suoi quasi 5 anni di carica istituzionale ringraziando Vivi Senigallia e l’Amministrazione, che gli hanno consentito di portare avanti alcune sue battaglie, come la sollevazione del problema dei depositi di stoccaggio di CO2 in mare, la fornitura del wi-fi pubblico, primo passo verso una città più digitale, la gestazione del SAPE, per il reperimento di fondi europei.

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“Orgoglioso di questa amministrazione”: Romano fa il punto sui 5 anni di mandato

Il consigliere: “Vivi Senigallia al termine. Sono vicino al PD, ma deve cambiare passo”

Tempo di bilanci e soprattutto di scelte nella vita politica senigalliese. E’ il consigliere Dario Romano a snocciolare i temi più importanti del suo mandato, facendo il punto della situazione e spiegando i suoi progetti futuri.

Consigliere Romano, qual è il suo bilancio a pochi mesi dalla fine del suo mandato politico?

Dopo 4 anni di mandato è tempo di tirare le somme, sono orgoglioso di aver fatto parte e di far parte ancora oggi di questa amministrazione. Una sfida che siamo riusciti a portare a termine senza dimenticare il dramma del 3 maggio scorso, un evento catastrofico che ha colpito tutti, ma la reazione della comunità è stata straordinaria, un fattore riconosciuto in tutta Italia, ad oggi stiamo cercando di aiutare le famiglie più in difficoltà.dario-romano

Cosa è stato fatto per non far cadere nel dimenticatoio il dramma del 3 maggio

Ritengo che il sindaco si sia mosso con grande capacità e responsabilità, per quanto riguarda il mio impegno attivo, mi sono rivolto all’assessore regionale Giorgi e al Direttore della Protezione Civile Marche Oreficini, prima del suo nuovo incarico, per capire se era possibile rientrare nel “Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea”. La richiesta è stata protocollata dal Presidente della Regione, mandata al Governo ed inoltrata alla Commissione Europea. I cittadini si sono resi conto della bontà del nostro intervento, dopo un primo momento di sconforto e di rabbia, la città è stata ripulita davvero in 10 giorni.

Dove si può migliorare per evitare altre tragedie simili? 

La commissione di inchiesta sta lavorando molto bene, nonostante alcuni tentativi populisti di minare la coesione sul lavoro svolto, penso a Bugaro e Zinni, ora la priorità è il fiume, i lavori sul Misa per ridurre il rischio di nuove esondazioni; parlo di una riduzione perché annullare il rischio al 100% e’ impossibile. Attraverso interventi mirati sia a valle sia a monte si può migliorare la situazione, ovviamente è necessario spendere oggi per non ritrovare altri danni in futuro.

Quali sono i suoi progetti futuri?

Ho avuto la possibilità di maturare un percorso politico grazie a questa esperienza, credo però che questo stesso percorso in lista civica stia volgendo al termine, un percorso naturale e di certo non netto, non si cambia da un giorno ad un altro, dopo quattro anni sto prendendo una consapevolezza politica diversa che si concluderà in un grande partito. Colgo l’occasione per smentire alcune voci che sono circolate su un mio avvicinamento a Città Futura, piuttosto sono a disposizione del Partito Democratico, un partito che deve cambiare passo, rinnovarsi, riuscire a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Mi riferisco ad un rinnovamento di persone e di competenze anche se a Senigallia ha lavorato in maniera seria in questi 5 anni.

Articolo di Nicolò Scocchera

Senigallia Notizie – www.senigallianotizie.it

Romano: “Sui depositi di stoccaggio è da 2 anni e mezzo che il problema è stato sollevato”

Negli ultimi giorni ho seguito con grande interesse il dibattito politico che si è creato attorno alla questione delle trivellazioni nell’Adriatico. Da anni si parla dell’Italia come un potenziale hub per lo stoccaggio di gas. Bisogna avere però la capacità di distinguere le diverse attività: se pensiamo ad esempio allo stoccaggio di metano, bisogna capire come questa tipologia possa incidere sulla vita e la sicurezza dei cittadini. Ad esempio, pensiamo allo stoccaggio di metano nel sottosuolo di San Benedetto del Tronto: in quel caso lì abbiamo forti perplessità sul progetto, se non altro perché coinvolge direttamente i cittadini sanbenedettesi. Diverso è il discorso se l’estrazione o stoccaggio del metano fossero svolte in mare aperto, lontano dalla costa.

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Interrogazione al Sindaco sull’alluvione e il ripristino del Palazzetto dello Sport

Senigallia, 24/07/2014

Al Presidente del Consiglio Comunale
Al SindacoPalasport_Senigallia

Interrogazione scritta a risposta orale

In seguito ai tragici fatti dell’alluvione di inizio maggio diverse proprietà private e pubbliche sono state pesantemente danneggiate. Tra questi immobili, purtroppo, c’è anche il Palazzetto dello Sport sito in Via Capanna.

Il Palazzetto dello Sport svolge una funzione sociale che è importantissima oltre che simbolica. Il suo immediato ripristino alla normalità diventa prioritario così come quello delle altre strutture sportive compromesse, come ad esempio la piscina delle Saline.

Il 20 giugno scorso il Sindaco ha incontrato i vertici di EBAM (Ente Bilaterale Artigianato Marche): questo incontro ha fatto seguito a quello avvenuto con Confartigianato Imprese, CNA, Casa Artigiani, Claai, CGIL, CISL e UIL. Si è convenuto, tutti insieme, di intervenire per recuperare una struttura di interesse sportivo: la scelta è ricaduta sul Palazzetto dello Sport.

Riteniamo questa scelta giusta e segno di una grande sensibilità del mondo sindacale e imprenditoriale, oltre che artigiano. Ringraziamo l’EBAM per la disponibilità nell’effettuare questo tipo di operazione.

Chiediamo quindi al Sindaco, relativamente ai lavori necessari per ripristinare la piena funzionalità del Palazzetto dello Sport, se sia possibile intervenire per fare in modo che il Palazzetto venga messo a norma (da un punto di vista di requisiti tecnici e di sicurezza) e reso idoneo a competizioni agonistiche e gare ufficiali ANCHE PER altre discipline, come ad esempio il calcio a 5. Questo in un’ottica di inclusione sempre maggiore per quegli sport praticati da molti cittadini ma che, ad oggi, hanno pochi spazi pubblici per esprimersi. Inoltre bisognerebbe sfruttare l’occasione per incentivare ancora di più il turismo sportivo.

Dario Romano
Mauro Gregorini

Romano: “Opposizione strumentale e vuota di proposte”

Leggendo le ultime dichiarazioni dell’opposizione sul bilancio preventivo 2014, sembra di essere sempre alle solite. Si cerca di fare confusione e di paragonare voci di bilancio impropriamente in modo da generare incertezza nei cittadini. Purtroppo per loro la realtà è ben diversa.

Il bilancio comunale che stiamo andando a votare, approfondendolorocca2 in Commissione con una decina di riunioni previste in questi giorni, è caratterizzato da una particolare attenzione alle fasce di reddito basse. E’ questa la linea che abbiamo deciso di tenere, perché abbiamo a cuore l’equità e  useremo interamente i (pochi) margini che abbiamo per applicarla.

A differenza di chi preferisce scrivere comunicati piuttosto di venire in commissione a studiare le pratiche, rispondiamo con la politica fatta in maniera seria. I vincoli imposti dalle leggi nazionali, purtroppo, ci lasciano poco spazio per applicare le giuste scelte: ci siamo mossi, però, per garantire il giusto rispetto e attenzione a quelle persone che soffrono e combattono quotidianamente per arrivare alla fine del mese.

Da lì si capisce che l’aliquota della TASI sarà aumentata per tre determinati motivi: introdurre detrazioni sulle abitazioni principali; alleggerire in modo rilevante il carico fiscale per i nuclei familiari con minore capacità contributiva (ISEE); alleggerire in modo molto rilevante il carico fiscale per i contribuenti le cui abitazioni principali sono state danneggiate dall’alluvione e il cui ISEE non superi un determinato tetto.

Sulla TARI invece è giusto ricordare, come ha ben detto il consigliere Bucari, che la tassa sulle utenze domestiche sarà inferiore a quella del 2013: c’è poi anche qui una sensibilità nei confronti delle famiglie alluvionate, che avranno una riduzione del 50%. Altre riduzioni sono previste per quei cantieri legati a un’edilizia che recuperi il nostro patrimonio. Inoltre, legati sempre ai cittadini alluvionati, sarà prevista un’esenzione di sei mesi per la COSAP.

Dall’opposizione mi aspetterei di vedere meno comunicati e più proposte concrete, però, che vadano al di là della solita storia delle parcelle degli avvocati: bisognerebbe lavorare uniti come non mai in una fase delicata come quella che stiamo vivendo. Invece c’è chi preferisce buttarla in bagarre senza proporre reali scelte e miglioramenti. Tra chi si autocandida a Sindaco, chi si attesta a paladino dei cittadini, promotore di comitati e chi più ne ha più ne metta.

”D’accordo con Mangialardi sulla Notte della Rotonda”

Tantissimi ragazzi mi hanno scritto SMS, messaggi su Whatsapp o Facebook; o forse più semplicemente ci siamo incrociati per uno scambio di battute. E’ necessario allora fare il punto della situazione su un tema, che è chiaramente quello della Notte della Rotonda di venerdì prossimo.movida_via_dazeglio_1

Sono d’accordo con la scelta operata dall’amministrazione comunale e dal Sindaco Mangialardi, mirata a dare un target più culturale alla serata. La ritengo la soluzione più adeguata al contesto con il quale purtroppo siamo abituati a convivere da qualche anno a questa parte. La realtà è che, negli ultimi due anni soprattutto, la Notte della Rotonda aveva preso una piega che non condividevo per niente. E’ vero, c’erano migliaia di persone che avevano voglia di festeggiare e stare in compagnia, anche bevendo un buon boccale di birra, un calice di vino o un cocktail nei nostri locali. C’erano però anche tanti ragazzi, soprattutto minorenni, che a fine serata si trovavano al Pronto Soccorso perché avevano esagerato con l’alcool. E’ una situazione questa non più tollerabile e accettabile, anche perché i presunti vantaggi della serata sono totalmente azzerati dai costi sociali di una serata simile.

Vedere il lungomare la mattina dopo come un vero e proprio campo di battaglia, poi, non può e non deve essere accettato come un fatto comune per una o due volte l’anno.

L’appello che rivolgo ai più giovani, ai miei coetanei e a chi ha voglia di svagarsi è sempre lo stesso: divertitevi, ma rispettate le persone e le cose. Non si capisce il motivo per il quale bisogna ubriacarsi così tanto fino a star male e a disturbare gli altri; non si capisce perché si debbano danneggiare gli arredi pubblici oppure le strutture degli stabilimenti balneari; non si capisce perché si debba disturbare, alle 5 di mattina, il sonno dei turisti che vogliono riposarsi nelle strutture ricettive. Non lo capisco, e non sto dando giudizi o facendo la paternale su come bisogna comportarsi. Sono uno di quelli, come tanti, che il weekend lo vuole vivere con spensieratezza insieme ai propri amici, ma rispettando le regole civili di convivenza.

Sinceramente penso che ci si possa divertire anche se la musica suona fino alle 3 e non alle 5. Spesso leggo di paragoni con la Romagna, con Rimini e Riccione. Guardiamo, però anche a tutte le altre località nelle Marche, e forse capiremo che Senigallia è molto più aperta ai giovani di tante altre città della Regione. La realtà è che possiamo divertirci come e quando vogliamo, a differenza dei nostri amici che risiedono in altri luoghi meno attivi da un punto di vista della movida notturna. Basta essere rispettosi delle regole e delle persone, e venerdì potrebbe essere un’ottima occasione per far vedere che ne siamo tutti capaci.

“La firma della convenzione S.A.P.E. è un atto di programmazione e lungimiranza: Senigallia sarà protagonista, grazie al Sindaco Mangialardi, di una nuova stagione”

Ieri (16/06/2014, ndr) è stata apposta la firma alla convenzione per la creazione del S.A.P.E da parte dei Sindaci coinvolti e della provincia di Ancona. E’ un evento storico per tutta la Regione, oltre che per la Provincia: i primi cittadini di Ancona, Senigallia, Fabriano e Jesi, insieme alla Provincia di Ancona nella persona del Commissario Straordinario Patrizia Casagrande, hanno dato vita al primo vero strumento condiviso di governo del territorio. Con l’istituzione del Servizio Associato Politiche Europee, i comuni della provincia potranno discutere tutti insieme del futuro dell’area vasta. L’ufficio si pone, come obiettivo, quello di attrarre fondi internazionali, europei, ministeriali e regionali su alcune linee di interesse comune: basti pensare all’efficienza energetica. Oppure al sociale, alla sostenibilità ambientale, al turismo. Oppure all’assetto idrogeologico, come sottolineato dal Sindaco Mangialardi durante la conferenza di presentazione del Servizio.firma_convenzione_SAPE_UE

Un ringraziamento e un plauso vanno, in particolare, al Comune di Ancona nelle persone del Sindaco Valeria Mancinelli e dell’Assessore Fabio Fiorillo. Senza la forte volontà politica del comune capoluogo di Regione, questo processo sarebbe stato sicuramente molto più impervio e irto di ostacoli. Insieme agli altri Sindaci, però, in questo momento, un sincero e quanto mai dovuto ringraziamento va fatto al Sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi. Insieme avevamo discusso sin dal 2010 di una delega sulle politiche Europee, ora la stessa trova la piena concretizzazione in questo atto. La lungimiranza della scelta dell’Amministrazione, però, è stata premiata: programmando il futuro, la verità e i risultati politici e amministrativi vengono a galla. Magari non dopo il primo mese o il primo anno, perché per programmare seriamente ci vuole tempo, impegno, competenza e dedizione. E’ iniziata una nuova stagione, e noi ne dobbiamo essere protagonisti.

Cambiamo l’Europa degli Enti Locali: se ci sarà l’approvazione del Consiglio Comunale, a giugno partirà il Servizio Associato Politiche Europee (S.A.P.E.)

Dopo un lungo percorso, partito diversi mesi fa e promosso dalla Provincia di Ancona e altri comuni della zona (Jesi e Fabriano, con Ancona nel ruolo di capofila), la Giunta ha approfondito e approvato la pratica relativa all’approvazione di uno schema di Convenzione (Senigallia, Ancona, Jesi, Fabriano, Provincia di Ancona) per la costituzione e gestione del Servizio Associato Politiche Europee (S.A.P.E.).

Europa
Avere messo d’accordo quattro municipalità con culture, persone, rapporti ed esperienze politiche diverse, è per noi motivo di grande orgoglio. Come consigliere delegato alle questioni attinenti all’Unione Europea, ritengo questo un passaggio fondamentale per costruire le nostre politiche europee nei prossimi anni. Un particolare ringraziamento va al Comune di Ancona e alla Provincia, che metteranno a disposizione risorse e conoscenze dedicate all’obiettivo.Il S.A.P.E., che sarà attivo dopo l’approvazione in Commissione e Consiglio Comunale da parte dei quattro comuni, avrà tra le sue funzioni quella di studio e analisi delle opportunità di finanziamento sui Fondi Strutturali 2014-2020, con un focus particolare su cultura, turismo, innovazione, energia, ambiente, sociale, mobilità sostenibile e altri settori strategici delle politiche pubbliche.

Una struttura che sarà praticamente a costo zero da un punto di vista dei costi e delle spese, che saranno rendicontati annualmente insieme ad una valutazione qualitativa e quantitativa degli obiettivi prefissati. Nessuna spesa inutile, solo investimenti –pochi ed oculati- per il futuro. Le potenzialità di questa struttura, composta da dipendenti delle singole amministrazioni che lavoreranno in sinergia tra loro, sta nell’elaborare e realizzare progetti comuni che, potendo contare su una massa critica più vasta, possano con maggiori probabilità di successo intercettare risorse pubbliche derivanti dai bandi europei. Inoltre, al S.A.P.E. competeranno altri ruoli, tra cui il fundraising per i servizi alla collettività; la gestione di progetti, finanziamenti e partenariati comunitari (assistenza tecnica ed amministrativa, rendicontazione di progetti finanziati, monitoraggio e valutazione); la funzione di supporto tecnico ad una stazione appaltante nel caso in cui il contributo erogato dai bandi preveda l’attivazione di una specifica gara.

Questa è la risposta a chi fa della demagogia e del populismo le proprie armi di campagna elettorale. L’Europa va cambiata, non possiamo sopravvivere con le politiche di austerità e rigore imposte dai soliti noti. D’altro canto, distruggere è sempre più facile che costruire. Rispondendo alle parole con i fatti, questo strumento ci permetterà di immaginare il futuro dell’area vasta e di Senigallia, una città da sempre a forte vocazione europea. Come dimostrano, in caso non bastassero le parole, la Rotonda a Mare e la Biblioteca Antonelliana, ristrutturate con fondi europei e fiori all’occhiello della nostra città.

”La Google tax rappresenta il provincialismo e la cecità della nostra classe dirigente: evitiamo di mandare a Bruxelles i ”trombati” e affrontiamo il tema in quella sede”

Tra gli emendamenti presentati all’interno della legge di stabilità 2014, ho potuto notare come si stia provando ad affrontare una tematica molto importante, legata al web e all’e-commerce.
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Google, Facebook, Yahoo, Linkedin, eBay e molti altri sono sotto l’occhio del fisco italiano, poiché dichiarano spesso i propri redditi in Paesi che hanno un regime fiscale molto più vantaggioso del nostro (Irlanda e Lussemburgo in primis). Il Governo e diversi deputati hanno deciso di affrontare la questione facendo venire questi colossi del web allo scoperto, e costringendoli ad aprire una partita IVA italiana per continuare a offrire servizi web nel nostro Paese.

Come delegato alle questioni europee e occupandomi spesso di temi legati al web e all’agenda digitale, vorrei fare alcune precisazioni su questo soggetto così importante.

Le motivazioni alla base di questa scelta sono sicuramente condivisibili, perché spesso le multinazionali cercano di aggirare la fiscalità locale per fatturare e pagare tasse dove è più vantaggioso. Perciò, concordo con le ragioni di fondo di questo emendamento.

Quello che trovo illogico, incoerente, inefficace, è il metodo con il quale si vuole far pagare queste società: facendo aprire una partita IVA italiana a Google, pensiamo di avere ottenuto qualcosa? Di sicuro vedremo la nostra reputazione europea compromessa, ancora di più. Visto che una tassa del genere è palesemente illegittima da un punto di vista del diritto comunitario, in quanto lesiva della concorrenza.

Avremmo potuto dire: “Per questo tipo di aziende scegliamo di abbassare la tassazione al livello di Irlanda e Lussemburgo”, divenendo noi stessi attrattivi per degli investimenti esteri. E invece no, non vediamo il contesto nel suo complesso e non capiamo che l’Italia è solamente la minima parte di un mercato globale nel quale non siamo più competitivi, oramai, perché governati da una classe dirigente provinciale e cieca nelle proprie scelte.

Oltre che illegittima, infatti, questa tassa sarebbe anche estremamente dannosa, perché con il comma 1 dell’emendamento (“1. I soggetti passivi che intendano acquistare servizi on line sia come commercio elettronico diretto che indiretto, anche attraverso centri media ed operatori terzi, sono obbligati ad acquistarli da soggetti titolari di una partita IVA italiana”) tutte le aziende –non solo le multinazionali, ma anche piccole start up- sarebbero obbligate ad aprire partita IVA in Italia, con la burocrazia e i costi a essa connessi. Una vera e propria barriera all’ingresso.

Un tema così importante va affrontato a livello europeo, come andrebbe affrontato a livello europeo lo spinoso argomento dell’armonizzazione fiscale. In tutti gli Stati membri dell’Unione Europea le tasse sul lavoro, sul profitto, l’IVA, dovrebbero essere uguali: solo in questo modo si costruisce una vera Unione Europea, che sappia far pagare il giusto prezzo a quelle multinazionali che oggi si prendono gioco di noi.

Purtroppo, a parte rari casi, i nostri eurodeputati non prendono posizione e non incidono in alcun modo sulla legislazione comunitaria e sui lavori del Parlamento Europeo.

Forse sarà il caso, a maggio 2014, con le elezioni europee in vista, di avere una delegazione italiana che sia presente, unita, competente e vogliosa di costruire un’Europa dei cittadini. E che, magari, non sia composta da “trombati” a da politici di lungo corso che devono svernare a Bruxelles.