Articoli

Il capogruppo Pd Romano sul Regolamento comunale: “Provvedimento fazioso, cucito addosso al Presidente Bello”

Senigallia 26/02/2022 – Il nuovo regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni permanenti è stato approvato in aula con i voti della maggiornanza ma le modifiche sono state duramente contestate dalla minoranza. A fare il punto è il capogruppo Pd Dario Romano.

Il Consiglio Comunale ha approvato le modifiche al Regolamento del Consiglio e delle Commissioni ma è stata una bagarre. Lo scontro politico è stato caratterizzato.Iniziamo dallo scontro politico e dai toni forti volati in aula…
“Su questo punto ho visto, in un anno e mezzo, un lessico spesso inappropriato, così come i toni usati in aula. Alcune cose fanno parte delle schermaglie politiche, altre denotano una mancanza di contenuti evidente. Vorrei sottolineare, però, e mi rivolgo ai nostri compagni di squadra, come i toni forti e le volgarità aiutino soltanto chi è in difficoltà e non ha contenuti da proporre: ossia l’amministrazione comunale e i partiti che governano la città, FdI in testa”.

Avete contestato il provvedimento nel metodo e nel merito. Perchè?
E’ un provvedimento estremamente fazioso nei punti più importanti. Abbiamo presentato 58 emendamenti, molti chiedevano di ripristinare il vecchio regolamento perché era ben scritto e soprattutto garantiva le minoranze. Quando si mette mano a un regolamento che è simile a una piccola “Costituzione”, bisogna avere rispetto per l’istituzione Comune, per i suoi eletti e per i cittadini. Invece la maggioranza ha scritto alcune modifiche in maniera raffazzonata e grossolana, denotando appunto una mancanza di rispetto e approfondimento. Tra l’altro sono stati bocciati anche 8 emendamenti del consigliere di Forza Italia Rebecchini. La maggioranza, totalmente silente, ha approvato ogni modifica, con la complicità di Olivetti che lascia “giocare” il presidente Bello, salvo poi scaricarlo su partite importanti, come quella della Fondazione”.

Quali sono le modifiche apportate dalla maggioranza che contestate di più?
“E’ un atto costruito come un abito su misura per l’attuale Presidente, quindi denota mancanza di visione e una completa personalizzazione. Ci sono alcuni aspetti che andavano aggiornati, nessuno lo nega. Che le modifiche però siano apportate dall’ “arbitro” è una palese scorrettezza istituzionale. Si cambiano le regole in corsa, riducendo le commissioni e togliendo quella bilancio all’opposizione (tra l’altro il presidente Campanile fu proprio votato dalla stessa maggioranza). Ci sarà meno trasparenza e diffusione delle attività, ma questo è un percorso che nasce da inizio mandato con l’abolizione di Open Municipio. Tempi contingentati e argomenti indicati dal presidente per le interrogazioni; si sono inventati istituti come il “question time” tipici del parlamento e non di un consiglio comunale. Noi, però, non siamo onorevoli”.

Avete sollevato anche alcuni dubbi di legittimità…
“Su questo punto ci riserviamo di approfondire la questione nelle sedi opportune, ma non ci meraviglieremmo se qualcosa fosse dichiarato illegittimo. Basti pensare a cosa è stato fatto a marzo 2021 con il bilancio, dove il Presidente ha fatto mettere in votazione, illegittimamente, un termine per la presentazione degli emendamenti che non era scritto da nessuna parte. Con il rischio di un commissariamento per il Comune, qualora fosse andato avanti nel suo intento. Fortunatamente l’opposizione e la Segretaria comunale lo hanno fermato, in quel caso”.

Il nuovo regolamento è stato approvato, ora i rapporti con la maggioranza come proseguiranno?
“Personalmente continuerò a parlare con tutti, come ho sempre fatto. Parliamo di politica e di azioni per il bene della città, per cui dobbiamo mettere qualsiasi personalismo dietro e prediligere gli interessi comuni della città e dei suoi abitanti. Vedo però molto malcontento che inizia a crescere, nella maggioranza. D’altronde, non essendoci un quadro d’insieme e una visione coerente dei provvedimenti, la loro saldatura tiene unicamente quando c’è un “nemico” comune (come l’ex Sindaco) oppure quando viene attaccato un loro punto di equilibrio (vedi il Presidente). La realtà è che, andando avanti, la situazione peggiorerà sempre più, e i malcontenti cresceranno ulteriormente. Chi ci perde, purtroppo, sarà la città, che oramai è commissariata dalla Regione su tutti i fronti”.

di Giulia Mancinelli

VivereSenigalllia.it

“Perso mezzo milione per la sicurezza del Misa. Olivetti si faccia rispettare in Regione”

Il Capogruppo PD Senigallia Dario Romano sui fondi destinati al fiume e il progetto di prolungamento del Molo di Levante

Era il 23 marzo del 2021, quando durante la Commissione Urbanistica da noi richiesta sul fiume sollevammo forti perplessità sul progetto di prolungamento del Molo di Levante.

110 metri di prolungamento, un progetto alquanto impattante, tanto che la Provincia ha richiesto al Consorzio di Bonifica la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, dopo aver letto le osservazioni di alcuni professionisti del settore e docenti universitari, i quali sollevavano grandi dubbi sull’utilità dell’intervento.

In quella Commissione, con il Sindaco presente, il dirigente regionale, dopo aver usato parole molto forti contro quei professionisti che avevano espresso le proprie osservazioni, dichiarò che se i fondi non fossero stati utilizzati sarebbero stati “dirottati” altrove. Alla fine è accaduto proprio questo e dal bilancio regionale ci sono state tolte risorse per più di mezzo milione d’euro. Risorse che erano destinate al nostro fiume.

E’ ora che il Sindaco si faccia sentire, su questo argomento non si può prendere tempo: si deve evitare in ogni modo che si facciano interventi che non abbiano alcuna utilità – così sembrerebbe sia per il prolungamento del molo che per l’altro intervento del canale scolmatore, che potrebbe potenzialmente danneggiare tutte le attività economiche e turistiche del nostro Porto.

Inoltre, sull’escavo, ancora è tutto fermo e non si capisce quando e come ripartirà l’intervento. Siamo esterrefatti dall’assenza del nostro Sindaco e dell’Amministrazione su decisioni così importanti: sulle vasche d’espansione, intervento che stiamo aspettando da anni, unica vera azione prioritaria nella difesa della città e finanziato finalmente nel quinquennio scorso, cosa si sta facendo? Per affrontare i temi legati al fiume non basta rivendicare finanziamenti di modeste entità, serve una visione complessiva che parta dalla vallata e arrivi sino al centro e al porto della nostra città.

Fonte: Senigallia Notizie

100 giorni di (non) governo cittadino

Sono passati cento giorni, oramai, dall’elezione del nuovo Sindaco e della nuova Giunta. Cento giorni in cui, ovviamente, ci si aspettava un cambio di passo per quanto riguarda la programmazione e la visione della città, in attesa della realizzazione di quanto dichiarato e scritto sulle linee programmatiche di governo.

Se andiamo a vedere cosa ha dichiarato il Sindaco Olivetti in campagna elettorale, nei primi cento giorni si parla di un “cambio forte che è quello che ci chiedono i cittadini”. Finora, di cambi se ne sono visti pochi, e sarebbe pure comprensibile, visti gli appena tre mesi e mezzo trascorsi e le tante opere programmate dalla precedente amministrazione che sono in corso di realizzazione: quello che preoccupa seriamente, invece, è l’assenza di visione della città e l’estemporaneità di alcune misure prese.

Tutto parte, purtroppo, da un documento, che è quello delle linee programmatiche, che è stato preso per larga parte dal programma elettorale di Stefano Parisi per Milano, nel 2016. E’ imbarazzante pensare che, in circa 10-12 pagine di testo, non si sia riuscito a elaborare uno scritto che avesse al centro Senigallia e non un copia-incolla preso da altre esperienze (per giunta, perdenti). Da questo si può percepire come, questo Sindaco e questa Giunta, non sanno come comportarsi su Senigallia. Il lapsus del Sindaco, in una intervista, che confonde la bandiera Blu con la bandiera Arancione (conferita ai piccoli comuni dell’entroterra per la loro qualità turistica) fa sorridere, ma anche riflettere.

Parlano di dialogo, ascolto, partecipazione, ma prendono le decisioni avendo interloquito non si sa con chi (vedi Ponte 2 Giugno, quali sono i cittadini che sono stati ascoltati? Le categorie, i residenti? Chi passa sul ponte? Oppure il doppio senso al lungomare Ciarnin: chi sono i cittadini interpellati?). Parlavano di un cambio di passo all’Ospedale di Senigallia, ma i problemi che ci sono prima restano adesso e resteranno anche in futuro, a partire dalla situazione al Laboratorio Analisi passando per la gestione del Covid. Abbiamo dei Comitati di cui il Sindaco era Presidente (come il Comitato dell’Ospedale) che sono, di fatto, il megafono dell’amministrazione comunale, occupandosi praticamente di tutto tranne che di sanità.

Una maggioranza che si è spaccata sin dalla prima votazione sul Presidente del Consiglio Comunale e che ha posizioni diversissime su alcuni temi chiave, come quello del Covid. Stiamo ancora aspettando, 14 giorni dopo la sua uscita infelice, le scuse del vicesindaco a tutta la città, ne parleremo nel prossimo consiglio comunale.

Senigallia non ha bisogno di tutto questo. Senigallia non ha bisogno di un Comune dove il bilancio non riesce ad essere approvato entro fine anno precedente, perché quel documento è fondamentale per la visione politica e amministrativa della città. Come opposizione non smetteremo di vigilare e di controllare l’operato del Sindaco e della Giunta su tutti gli atti, è questo il ruolo che abbiamo e lo svolgeremo al massimo.

 

Dario Romano – capogruppo PD

Margherita Angeletti – consigliera PD

Chantal Bomprezzi – consigliera PD

Ludovica Giuliani – consigliera PD

Rodolfo Piazzai  – consigliere PD

Interrogazione a risposta scritta su presunta nomina consulente per la sicurezza

Premesso che dai giornali si è appreso che la nuova amministrazione comunale, da poco insediata, avrebbe nominato un “Consulente per la sicurezza”;

Premesso che, con i reati in calo negli ultimi 5 anni, non si capisce politicamente e amministrativamente a cosa possa servire tale figura, a maggior ragione in un settore così delicato come quello della Polizia Municipale;

Premesso che il sottoscritto ha richiesto, con accesso agli atti, l’atto di nomina di tale consulente;

Premesso che, con risposta prot. 49890/2020/III, la dirigente afferma che “al momento non risulta alcun formale atto di nomina di un “consulente per la sicurezza” per il Comune di Senigallia”;

Tutto ciò premesso si chiede alla s.v.:

  • Se corrisponde al vero che tale persona si muove negli uffici della PM e collabora già con amministrazione e, se la risposta fosse positiva, a quale titolo quindi si muove all’interno degli uffici;
  • Qualora la risposta alla precedente domanda sia negativa, se è intenzione di questa amministrazione procedere con la nomina e quali eventuali attività intenderebbe includere nell’attività di consulenza, data la sensibilità e la delicatezza del settore di riferimento;

Si richiede risposta scritta.

“Tre proposte diverse dall’opposizione: prima di andare in Consiglio necessario mettere ordine e valutare opportunità di presentare un documento unico che vada al di là degli schieramenti”

La tematica della Sanità è al centro del dibattito politico da diversi anni, ancora di più in questi mesi dove bisogna sviscerare al meglio gli argomenti e approfondirli nelle sedi istituzionali competenti. Se, difatti, lasciassimo che qualsiasi associazione o comitato (che pur vanno rispettati e ascoltati, sia chiaro, quando non strumentalizzati o politicizzati) si sostituisse agli organismi istituzionali, ci sarebbe un vero e proprio fallimento dell’ esercizio democratico.

Dall’ altro lato, tra i gruppi di maggioranza e –soprattutto- opposizione, sarebbe augurabile maggiore chiarezza, unità di intenti e progettualità sulle proposte da portare avanti, al netto di richieste estemporanee e di breve periodo. Ad oggi, infatti, al netto dei percorsi istituzionali che possono avere passaggi più o meno brevi, esistono ben 3 documenti di natura diversa presentati da 4 gruppi di opposizione e relativi alla Sanità.

Pertanto, rispetto alla possibilità di convocare il consiglio comunale durante le vacanze estive o a Ferragosto, quindi, da parte mia come sempre c’è massima apertura e ascolto, data l’importanza del tema, ma visti i fatti sopra elencati suggerirei di seguire un altro percorso, più ordinato, proprio perché l’argomento della Sanità dovrebbe essere caro a tutti. Penso che un passaggio in Commissione, al fine di cercare la condivisione di intenti necessaria a rendere la voce del Consiglio Comunale unica e forte, sia dovuto, al di là di qualsiasi Partito o Movimento o Comitato che possano mettere la bandiera su di un tema così delicato.

Pertanto proporrei e suggerirei di far convocare, per l’ultima settimana di agosto o comunque subito dopo le vacanze estive (in modo che tutti gli attori coinvolti possano essere presenti per portare il proprio contributo) la commissione competente o, in alternativa, una conferenza dei capigruppo per valutare l’opportunità di convergere su un documento unitario firmato dai gruppi di maggioranza e opposizione. Da lì poi si potrà andare in Consiglio Comunale, possibilmente con un atto condiviso, per avanzare una proposta organica su questa importante e delicatissima tematica.

Biogas, approvata all’unanimità la mozione sull’impianto di Casine di Ostra

Maggioranza e opposizione si esprimono all’unanimità sull’impianto biogas di Casine di Ostra. Un risultato particolarmente rilevante per la città e l’intero territorio, e forse anche un po’ inaspettato, considerato che alla discussione in consiglio comunale si era arrivati con tre distinte mozioni presentate rispettivamente dal sindaco Maurizio Mangialardi, dal gruppo Movimento 5 Stelle e dal gruppo Senigallia Bene Comune.

Dopo un dibattito ampio e articolato, si è arrivati a un accordo che, recependo interamente i contenuti espressi dal sindaco Managialardi nella lettera inviata lo scorso 4 aprile dal sindaco Mangialardi alla Regione, prevede l’avvio di azioni da parte della giunta, affinché nella Zipa di Casine di Ostra, sia per i siti produttivi già esistenti che per le nuove strutture previste, venga garantita l’assoluta messa in sicurezza di tutto il territorio fino alla costa, alla luce della constatata vulnerabilità idrogeologica dello stesso, anche in vista della realizzazione delle vasche di espansione in località Brugnetto.

Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco Mangialardi –perché su una questione così delicata e complessa, il consiglio comunale ha saputo dare un segnale chiaro e inequivocabile, recependo i contenuti della lettera che avevo inviato alla Regione, con cui ho chiesto che, prima di ogni ulteriore passo in avanti sulla realizzazione dell’impianto biogas, tutte le amministrazioni competenti in materia di riduzione del rischio idraulico si esprimano congiuntamente e in modo unanime sulla totale adeguatezza degli interventi per la messa sicurezza dai noti rischi idraulici dell’intera area Zipa di Ostra”.

Di certo – aggiunge il presidente del consiglio Dario Romano – è un bel segnale arrivare a una mozione unitaria su un tema così sentito come quello del biogas. Ringrazio tutta la conferenza dei capigruppo e, in particolare, gli estensori della mozione, per aver trovato una giusta sintesi. Sedersi attorno a un tavolo e trovare convergenza su un argomento delicato che riguarda tutta la vallata è un successo per tutto il consiglio comunale. Ringrazio anche il sindaco per averci messo a disposizione un fondamentale elemento come quello del nuovo sollecito ai responsabili del procedimento. Ora trasmetteremo la mozione agli enti preposti in modo da far conoscere la posizione di tutta l’amministrazione di Senigallia e dell’intero consiglio comunale”.

Comune di Senigallia

Petardo in Consiglio comunale, il presidente Dario Romano: “Offese le istituzioni democratiche”

Di seguito la dichiarazione del presidente del consiglio Dario Romano sull’esplosione avvenuta martedì nella Residenza municipale mentre erano in corso i lavori del consiglio comunale.

“A prescindere dalla natura, bravata o intimidazione, siamo di fronte a un gesto di inaudita gravità; un atto senza precedenti che offende le istituzioni cittadine e i valori democratici. Se c’è chi pensa di fermare od ostacolare i lavori del consiglio comunale con la violenza e la minaccia, si sbaglia di grosso. Nella nostra città c’è un sindaco, un presidente del consiglio, una maggioranza e un’opposizione democraticamente eletti, che costituiscono il riferimento del dibattito politico e amministrativo.

Un ringraziamento al sindaco e a tutti i consiglieri, che con grande senso di responsabilità, dopo aver verificato che nessun cittadino, dipendente o collega fosse ferito, hanno consentito la ripresa dei lavori e votato un’importante variante urbanistica, fondamentale per lo sviluppo della città”.

 

Comune di Senigallia

2010 – Esordio in Consiglio Comunale