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Alluvione Senigallia e Valmisa: Regione e Comune nel mirino degli attacchi PD

I due esponenti dem lamentano poca trasparenza sui reali danni subiti dal territorio vallivo, e ancora meno programmazione degli interventi di messa in sicurezza

SENIGALLIA – A sette mesi dall’alluvione molte incertezze velano ancora il cielo sopra i territori della zona Misa e Nevola. E’ la preoccupazione esposta dal tandem politico composto da Dario Romano, capogruppo PD Senigallia, e da Andrea Storoni, capogruppo d’opposizione in consiglio comunale a Ostra.

Romano e Storoni lamentano innanzitutto la mancanza di trasparenza e chiarezza da parte della Regione Marche sui dati circa i reali danni subiti dalla popolazione e dall’intero territorio vallivo dopo il 15 settembre 2022. «La Regione Marche ha questi dati da lungo tempo ma non ci risulta li abbia resi pubblici. Una cifra sicuramente spaventosamente superiore ai 400 milioni stanziati dal Governo. Allarmante questo silenzio se, come crediamo, voglia nascondere oltre 2 miliardi di danni».

Soldi che, prima di arrivare ai cittadini e alle imprese, devono passare tramite regione e comuni. A questi spetta il gravoso compito amministrativo e burocratico, pur nella carenza di personale, di «erogare, controllare e ancor prima interpretare le linee guida per destinare i famosi 5.000€ e i 20.000 a famiglie e imprese come acconto sul ristoro spettante. Cifre sulle quali si sta facendo una grandissima confusione, tra spese ammissibili e non ammissibili. Indecente anche il trattamento riservato a cittadini e imprese colpite che non sanno quale copertura ci sarà del danno subito».

Altra grave mancanza è l’informazione circa il danno concreto complessivo subito dal territorio, le risorse per coprirlo e le attività di messa in sicurezza: «Il fiume e gli argini, in alcuni tratti, sembrano delle tavole da biliardo, con il rischio che poi eventuali piene possano arrivare a grande velocità nei centri abitati e in particolare in centro a Senigallia. A livello di infrastrutture idem, vi è grande incertezza: la passerella che doveva essere pronta ad aprile, chissà se a maggio sarà installata (dopo soli 8 mesi! Una passerella!). Per non parlare dei ponti Garibaldi, Vallone e tutti quelli che si incontrano andando verso Arcevia, lasciati a un destino incerto e sospeso così come le vasche di espansione, che non hanno ancora un cronoprogramma definito».

Da Romano e Storoni arriva infine una duplice stoccata al presidente regionale e commissario Acquaroli e al sindaco Olivetti: al primo viene contestato di muoversi senza programmazione; al secondo di non fungere da raccordo per tutto il territorio, con il rischio di guardare solo dentro i confini senigalliesi e poco oltre essi.

 

 

Biogas, approvata all’unanimità la mozione sull’impianto di Casine di Ostra

Maggioranza e opposizione si esprimono all’unanimità sull’impianto biogas di Casine di Ostra. Un risultato particolarmente rilevante per la città e l’intero territorio, e forse anche un po’ inaspettato, considerato che alla discussione in consiglio comunale si era arrivati con tre distinte mozioni presentate rispettivamente dal sindaco Maurizio Mangialardi, dal gruppo Movimento 5 Stelle e dal gruppo Senigallia Bene Comune.

Dopo un dibattito ampio e articolato, si è arrivati a un accordo che, recependo interamente i contenuti espressi dal sindaco Managialardi nella lettera inviata lo scorso 4 aprile dal sindaco Mangialardi alla Regione, prevede l’avvio di azioni da parte della giunta, affinché nella Zipa di Casine di Ostra, sia per i siti produttivi già esistenti che per le nuove strutture previste, venga garantita l’assoluta messa in sicurezza di tutto il territorio fino alla costa, alla luce della constatata vulnerabilità idrogeologica dello stesso, anche in vista della realizzazione delle vasche di espansione in località Brugnetto.

Sono particolarmente soddisfatto – afferma il sindaco Mangialardi –perché su una questione così delicata e complessa, il consiglio comunale ha saputo dare un segnale chiaro e inequivocabile, recependo i contenuti della lettera che avevo inviato alla Regione, con cui ho chiesto che, prima di ogni ulteriore passo in avanti sulla realizzazione dell’impianto biogas, tutte le amministrazioni competenti in materia di riduzione del rischio idraulico si esprimano congiuntamente e in modo unanime sulla totale adeguatezza degli interventi per la messa sicurezza dai noti rischi idraulici dell’intera area Zipa di Ostra”.

Di certo – aggiunge il presidente del consiglio Dario Romano – è un bel segnale arrivare a una mozione unitaria su un tema così sentito come quello del biogas. Ringrazio tutta la conferenza dei capigruppo e, in particolare, gli estensori della mozione, per aver trovato una giusta sintesi. Sedersi attorno a un tavolo e trovare convergenza su un argomento delicato che riguarda tutta la vallata è un successo per tutto il consiglio comunale. Ringrazio anche il sindaco per averci messo a disposizione un fondamentale elemento come quello del nuovo sollecito ai responsabili del procedimento. Ora trasmetteremo la mozione agli enti preposti in modo da far conoscere la posizione di tutta l’amministrazione di Senigallia e dell’intero consiglio comunale”.

Comune di Senigallia