I consiglieri Romano e Pagani intervengono sullo stato attuale della biblioteca

“Un clima poco salubre per utenti, dipendenti e di sicuro causa di danneggiamento per gli antichi testi”

A inizio mandato avevamo denunciato politicamente le criticità del nuovo assetto organizzativo. Criticità che si sono rivelate tali, con dimissioni delle PO, mancati rinnovi, rinunce, mobilità. L’assetto organizzativo si è rivelato un vero e proprio fallimento, principalmente per le gravi responsabilità che ricadono sui funzionari, i quali agiscono di fatto come dei dirigenti pur non essendo tali.

L’ultima problematica di questo assetto ha riguardato la biblioteca: infatti, pur conoscendo le problematiche relative all’impianto di condizionamento da ottobre dell’anno scorso, il Comune si è affrettato a chiudere la Biblioteca da venerdì 7 luglio, ma solo perché alcuni utenti -e probabilmente anche i dipendenti stessi- avevano lamentato un clima eccessivamente caldo (negli archivi si toccano punte di 36-37 gradi).

Un clima poco salubre per utenti, dipendenti e di sicuro causa di danneggiamento per gli antichi testi.

Una situazione che poteva essere affrontata con tutta calma, da ottobre fino a oggi, ma nulla si è fatto probabilmente proprio perché la mano destra non sa ciò che fa la sinistra all’interno del Comune. Questo deriva dall’assetto organizzativo scelto dalla politica, in particolare dal sindaco Olivetti, che non ha risparmiato nemmeno un euro -anzi- e ha completamente ingessato la macchina comunale.

Chi ci rimetterà in tutto questo? Senigallia, come sempre, perché la città non avrà a disposizione la biblioteca da luglio in poi (fino a quando?). Pertanto cittadini, studenti e non solo, associazioni, turisti, non potranno usufruire di uno spazio pubblico che d’estate è parecchio utilizzato, a differenza di ciò che riportano i comunicati dell’amministrazione.

Perché la biblioteca è un luogo non solo di cultura ma anche di aggiornamento e aggregazione. Solo per fare un esempio sono in tanti gli anziani che la frequentano per leggere quotidiani e riviste.

Visto che di riorganizzazione dei servizi non si è mai parlato, in quanto lo stesso Comune non era pronto all’evenienza, proponiamo due soluzioni: il prestito dei libri si potrebbe effettuare all’ex IAT, visto che è parzialmente inutilizzato. Per quanto riguarda la sala studio e l’emeroteca, invece, si potrebbe utilizzare la sala dove sono stati confinati i gruppi consiliari, all’ex tribunale, che di fatto è inutilizzata in quanto lontana dal palazzo comunale.

Chiediamo una decisa presa in carico della problematica da parte dell’amministrazione, al di là dei facili proclami.

Perché è pure vero che sono stati aggiunti i due pomeriggi in più di apertura (lunedì e venerdì) ma in questi due pomeriggi non è possibile prendere libri in prestito o accedere ai servizi, in quanto non si è reso più funzionale l’orario dei bibliotecari. Così come continua ad essere un disagio, per gli studenti che vengono dai paesi limitrofi, la chiusura alle 13.30 per poi poter tornare alle 15.30. In fondo, un’efficace riorganizzazione dei servizi potrebbe essere a costo zero.

Chissà se bisognerà scrivere sui social per farsi ascoltare, con l’amministrazione “on demand”.

 

Stefania Pagani
Capogruppo Vola Senigallia

Dario Romano
Capogruppo PD Senigallia

Senigallia, non si trovano le gru, il dragaggio del Misa deve slittare: ecco il programma

SENIGALLIA –  Non si trovano le gru necessarie ad eseguire il dragaggio del Misa e l’intervento slitta alla settimana prossima. Il cantiere riguarda il tratto centrale dal ponte Garibaldi verso valle. Gli operai avrebbero dovuto iniziare a lavorare la prima settimana di giugno. Così aveva annunciato il sindaco nel corso del consiglio comunale dello scorso 31 maggio, ricevuta comunicazione dalla Regione.

«Il dragaggio tra i due ponti avverrà a metà della prossima settimana – spiega Stefano Aguzzi, assessore regionale alla Protezione civile -, perchè la ditta sta cercando delle gru a noleggio, che non trova quindi partiranno la prossima settimana».

Si tratta di un intervento importante perché la rimozione dei sedimenti dal letto del fiume consentirà di aumentarne la portata e, quindi, di far defluire verso il mare, in caso di piena, un maggior quantitativo di acqua. La prossima settimana invece, ma non c’è ancora una data, sarà aperta al pubblico la passerella ciclopedonale di fianco a ponte Garibaldi. Sono in corso di ultimazione gli ultimi interventi accessori, poi la Regione consegnerà ufficialmente l’opera al Comune che potrà utilizzarla.

«Gli annunci»

«Gli annunci sulla passerella ciclopedonale proseguono – lamenta Dario Romano, capogruppo del Pd -. Dopo aprile, dopo maggio, dopo inizio giugno, dopo il 10 giugno, ora settimana tra 19 e 25 giugno. Una data precisa è difficile da fissare». Ci sono dei passaggi tecnici indispensabili come il verbale del collaudo e la fine dei lavori che sono ancora in corso. Nel caso della passerella lo slittamento delle date è dovuto anche ai giorni di allerta meteo che hanno imposto lo stop del cantiere. Non appena verranno spostati i sottoservizi di Ponte Garibaldi nella passerella, questo potrà essere demolito permettendo così di ampliare ulteriormente la sezione idraulica, eliminando le pile in alveo che ad ogni piena trattengono grossi rami e tronchi, ostacolando il regolare deflusso della piena.

fonte: Corriere Adriatico

Dario Romano: “Sul Fosso Sant’Angelo solo risposte evasive dal sindaco”

“Chi doveva dare l’ordine alla ditta di rimuovere i detriti e alzare le grate per evitare la mini alluvione della zona?”

Nel consiglio comunale del 31 maggio ho avuto modo di interrogare il sindaco, come già preannunciato, su quanto avvenuto il 16 maggio nel tratto terminale del Fosso Sant’Angelo. La mancata rimozione dei detriti e/o il mancato innalzamento delle grate, infatti, potrebbe essere stata la causa della mini alluvione che ha coinvolto via Rovereto, via Cavalieri di Vittorio Veneto e altre vie della zona.

Le risposte del sindaco, come oramai ci ha abituato, sono state evasive e hanno provato a spostare l’attenzione su altro.

Purtroppo non abbiamo ricevuto risposte su temi fondamentali, citati tra l’altro da lui stesso. Nella sua risposta, infatti, il primo cittadino ha dichiarato che innanzitutto la competenza sulle attività relative al tratto terminale del fosso è comunale, esternalizzate poi ad una ditta incaricata.

Dopo di che il sindaco ha dichiarato che il fosso era esondato già nella strada provinciale, prima del tratto di ingresso della rotatoria posta a monte del sottopasso. Inoltre, a suo dire, la situazione sarebbe stata sempre monitorata dal personale comunale in contatto con la ditta incaricata.
A questo punto non si capisce e non si continua a capire perché, visto che il fosso era già esondato a monte del tratto terminale, non siano stati subito rimossi i detriti e/o alzate le grate. Infatti, come si può vedere dai numerosi video circolati sui social, con l’innalzamento delle grate e la pulizia dei detriti, il livello del fosso si è abbassato considerevolmente in un brevissimo lasso di tempo.
Auspichiamo che ora vengano messe in campo tutte le azioni necessarie per risarcire le persone che hanno ricevuto danni in quella zona. Danni che, probabilmente, andrebbero risarciti in maniera integrale e non compilando un semplice modulo ed equiparando quanto avvenuto all’alluvione di settembre.
Seguiremo con attenzione la questione per non lasciare soli i cittadini coinvolti in questa vicenda.

Alluvione Senigallia e Valmisa: Regione e Comune nel mirino degli attacchi PD

I due esponenti dem lamentano poca trasparenza sui reali danni subiti dal territorio vallivo, e ancora meno programmazione degli interventi di messa in sicurezza

SENIGALLIA – A sette mesi dall’alluvione molte incertezze velano ancora il cielo sopra i territori della zona Misa e Nevola. E’ la preoccupazione esposta dal tandem politico composto da Dario Romano, capogruppo PD Senigallia, e da Andrea Storoni, capogruppo d’opposizione in consiglio comunale a Ostra.

Romano e Storoni lamentano innanzitutto la mancanza di trasparenza e chiarezza da parte della Regione Marche sui dati circa i reali danni subiti dalla popolazione e dall’intero territorio vallivo dopo il 15 settembre 2022. «La Regione Marche ha questi dati da lungo tempo ma non ci risulta li abbia resi pubblici. Una cifra sicuramente spaventosamente superiore ai 400 milioni stanziati dal Governo. Allarmante questo silenzio se, come crediamo, voglia nascondere oltre 2 miliardi di danni».

Soldi che, prima di arrivare ai cittadini e alle imprese, devono passare tramite regione e comuni. A questi spetta il gravoso compito amministrativo e burocratico, pur nella carenza di personale, di «erogare, controllare e ancor prima interpretare le linee guida per destinare i famosi 5.000€ e i 20.000 a famiglie e imprese come acconto sul ristoro spettante. Cifre sulle quali si sta facendo una grandissima confusione, tra spese ammissibili e non ammissibili. Indecente anche il trattamento riservato a cittadini e imprese colpite che non sanno quale copertura ci sarà del danno subito».

Altra grave mancanza è l’informazione circa il danno concreto complessivo subito dal territorio, le risorse per coprirlo e le attività di messa in sicurezza: «Il fiume e gli argini, in alcuni tratti, sembrano delle tavole da biliardo, con il rischio che poi eventuali piene possano arrivare a grande velocità nei centri abitati e in particolare in centro a Senigallia. A livello di infrastrutture idem, vi è grande incertezza: la passerella che doveva essere pronta ad aprile, chissà se a maggio sarà installata (dopo soli 8 mesi! Una passerella!). Per non parlare dei ponti Garibaldi, Vallone e tutti quelli che si incontrano andando verso Arcevia, lasciati a un destino incerto e sospeso così come le vasche di espansione, che non hanno ancora un cronoprogramma definito».

Da Romano e Storoni arriva infine una duplice stoccata al presidente regionale e commissario Acquaroli e al sindaco Olivetti: al primo viene contestato di muoversi senza programmazione; al secondo di non fungere da raccordo per tutto il territorio, con il rischio di guardare solo dentro i confini senigalliesi e poco oltre essi.

 

 

Romano (capogruppo PD): “Si tutelino i nostri concittadini: mettiamo a disposizione macchinari adeguati alla sicurezza alimentare al Porto”

In questi anni di sviluppo della zona portuale, in particolare nel piazzale Rosi, dove è sita la nuova pescheria riqualificata nel 2015, si è potuto verificare come i nostri concittadini abbiano particolarmente apprezzato la scelta di collocare lì i banchi rivolti alla piccola pesca e all’agricoltura a km 0.

Questa attività, peculiare e caratterizzante per la nostra città, si è sviluppata ed evoluta nel corso degli anni. Allo stesso modo lo sono state le normative e le direttive igienico-sanitarie, giustamente sempre più stringenti e orientate a un prodotto sempre fresco e di qualità.

Per questo motivo ho presentato un’interrogazione per chiedere all’amministrazione comunale di tutelare il lavoro dei nostri pescatori e dei concittadini che quotidianamente acquistano i nostri prodotti di eccellenza a km 0 al Porto, interrogando l’assessora di riferimento per procedere all’acquisto di una macchina che possa produrre il ghiaccio. Infatti, secondo le ultime normative, è necessario conservare il prodotto a una temperatura vicina a quella del ghiaccio, tanto più nei mesi estivi dove il clima è ancora più torrido. Per questo motivo, è fondamentale garantire le massime condizioni igienico-sanitarie nonché il pieno rispetto delle norme e delle indicazioni dell’AST (ex ASUR) in materia. Il Comune può, o direttamente o attraverso la sua neosocietà costituita Senigallia Servizi -a proposito, che fine ha fatto dopo quattro mesi? – procedere all’acquisto del macchinario o a una compartecipazione nell’acquisto, per poi offrire un servizio (a pagamento, chiaro) per i nostri commercianti e pescatori, come avviene già in alcuni comuni limitrofi.

Interrogazione a risposta scritta sull’acquisto di una macchina del ghiaccio alla pescheria del porto
Premesso che il nuovo Porto, inaugurato nel 2009, è attualmente uno dei fiori all’occhiello della città;
Premesso che, nel 2015, sono stati riqualificati i banchi della pescheria, con una ristrutturazione strutturale ma anche sociale e commerciale che coinvolge sia i pescatori che gli agricoltori;
Premesso che, con le nuove normative, l’AST richiede che per la vendita del pesce sui banchi, i prodotti siano raffrescati con il ghiaccio;
Ritenuto che, per ottemperare alle normative e alle disposizioni dell’AST e quindi non incorrere in sanzioni sulla vendita al banco del pesce e dei prodotti della piccola pesca, sia necessario procedere all’acquisto e all’installazione di una macchina per la produzione del ghiaccio;
Premesso che tale macchinario servirà a raffrescare il pesce in vendita sui banchi, per portarlo ad una temperatura vicina a quella del ghiaccio, ottemperando alle normative richieste sulle condizioni igienico-sanitarie;
Ritenuto che tale attività possa essere effettuata a garanzia sia dei pescatori che dei cittadini, visto che moltissimi senigalliesi comprano le eccellenze del pescato a km 0 presso i banchi del Porto;
Tutto ciò premesso si chiede alla s.v.:
– è intenzione dell’Amministrazione procedere quanto prima con l’acquisto della suddetta macchina per la produzione del ghiaccio? Se sì, entro quando?

Sostegno ad Elly Schlein

Con grande orgoglio, dopo aver sostenuto Elly Schlein nella sfida per la segreteria, posso comunicare che sono stato eletto in assemblea nazionale del Partito Democratico come capolista per le province di Ancona e Pesaro. Un ringraziamento va alla coordinatrice regionale della mozione Meri Marziali ma, in primis, anche a tutti i componenti dei comitati locali, provinciali e regionale. Il mio personale “grazie” ad Andrea Belegni e Michele Brisighelli. A Senigallia invece ringrazio il gruppo fantastico che abbiamo creato, animato da Massimo Barocci, Fabrizio Volpini e Paola Curzi, assieme a molte altre compagne e compagni. Per la nostra vallata, fondamentali gli apporti di Andrea Storoni e Riccardo Silvi, tra gli altri.
Infine faccio un grande in bocca al lupo a tutti gli altri esponenti della mozione Schlein eletti in assemblea nazionale, con particolare riferimento a coloro che sono stati eletti nelle nostre province: Erica Magi, Massimo Montesi, Raissa Mammoli e Davide Giuliani.

Dario Romano

Pagani e Romano: “Farmacie comunali estromesse dalla Fondazione, dal sindaco nessuna risposta”

Pagani e Romano: “Farmacie comunali estromesse dalla Fondazione, dal sindaco nessuna risposta”

SENIGALLIA – “Nessuna risposta dal sindaco sull’estromissione delle farmacie comunali dalla Fondazione, chiediamo risposte”. Lo affermano Stefania Pagani, capogruppo di Vola Senigallia e Dario Romano, capogruppo del Partito democratico.

“Il sindaco Olivetti – aggiungono – ci ha abituato ad essere evasivo nelle sue risposte oppure a darle per bocca dei consiglieri della maggioranza. In questo caso la risposta ci è giunta dal commissario della Fondazione.

“Il commissario della Fondazione, lungi dall’essere poco esperto di comunicazione, ha saputo dribblare l’argomento e ha risposto solo marginalmente al nostro quesito su quanto stava avvenendo in Fondazione sulla fornitura dei farmaci. Chiediamo infatti al sindaco, e non al commissario, chiarezza solo in merito al fatto che, da un giorno all’altro, le farmacie comunali sono state estromesse dalla fornitura di farmaci all’interno della struttura commissariata dalla regione Marche. Ci siamo visti, quindi, costretti a depositare una dettagliata interrogazione rivolta al Sindaco Olivetti, anche in qualità di responsabile delle farmacie comunali e dei suoi dipendenti e per fare chiarezza sulla questione. Queste le domande che abbiamo posto al sindaco:

-Era il sindaco a conoscenza della situazione menzionata dal commissario della Fondazione?

-Sono stati consultati i direttori delle farmacie comunali per capire la natura del disservizio di cui parla il commissario?

-A quanto ammonta il mancato gettito delle farmacie comunali, per questa interruzione di fornitura?

-È a conoscenza il sindaco di una procedura d’affidamento in fieri, da parte della Fondazione, relativamente alla fornitura di farmaci?

– È stata scelta, nell’attesa della gara, un’altra farmacia per fornire i farmaci? E, nel caso, con quale criterio?”, concludono Stefania Pagani, capogruppo di Vola Senigallia e Dario Romano, capogruppo del Partito democratico.

Fomte: quisenigallia

“L’amministrazione Olivetti è da 4 in pagella”

Romano, capogruppo Pd, attacca il sindaco: “Sulle opere siamo in pauroso ritardo, vedi viale Anita Garibaldi e palazzo Gherardi”

Dopo un consiglio comunale fiume in cui non sono mancati gli attacchi dell’opposizione sull’approvazione del bilancio, il capogruppo del Pd Dario Romano fa il punto dopo due anni e mezzo di amministrazione targata Massimo Olivetti.

Romano, finalmente è stato approvato il bilancio 2023, che giudizio dà all’amministrazione Olivetti?

“Dopo più di due anni, un bel “4” pieno. Speravamo, dopo tutto questo tempo, di vedere la mano della nuova amministrazione, invece vediamo che Olivetti&Co. continuano a soffrire della “sindrome dell’opposizione”, cercando un fantomatico nemico esterno nel passato che non esiste più. La realtà è che, in questo bilancio, non si sono abbassate le imposte, le tasse e le tariffe, anzi, si sono ancora di più vessati i cittadini senigalliesi e i turisti. Emblematico il caso della revoca dei permessi per i veicoli ibridi. In un solo colpo sono stati mandati due messaggi terribili: si aumentano le tasse e si ha a cuore l’ambiente”.

È vero che ci sono milioni di opere pubbliche in cantiere?

“Sì, e di questo possiamo solo che esserne felici, perché la stragrande maggioranza di esse viene dal Pnrr e da fondi ministeriali. La Roma ladrona della Lega e l’Europa cattiva di Fd’I, per capirci. Ora, per loro, va tutto bene. A livello comunale siamo in pauroso ritardo, pensate solo a viale Anita Garibaldi che ha accumulato almeno un anno di ritardo, se andrà bene. Che succederà con palazzo Gherardi, i sottopassi, le riqualificazioni? Il mancato rinnovo della posizione del responsabile di lavori pubblici non ha di certo aiutato, ma le situazioni sono tutte politicamente collegate”.

L’opposizione sta lavorando in maniera sinergica e compatta, sembra.

“È vero, noi otto consiglieri di Pd, Diritti al Futuro, Vola Senigallia e Vivi Senigallia stiamo collaborando e lavorando proficuamente assieme. Abbiam capito, giorno dopo giorno, che coesione, unità e lavoro di squadra possono essere decisivi nel riprendere la città”

Il 26 febbraio ci saranno i congressi nazionale e regionale del Partito Democratico. Lei come si schiera?

“A livello nazionale sosterrò convintamente Elly Schlein. È lei la carta giusta che, affiancata ad una nuova classe dirigente, può rinvigorire il Pd. A livello regionale sosterrò, ovviamente, la candidata senigalliese Chantal Bomprezzi. Il nostro gruppo consiliare, così come la stragrande maggioranza del partito, la sostiene e ogni senigalliese dovrebbe fare altrettanto. Non sostenerla equivale a gettare alle ortiche una grande possibilità per il nostro territorio, in ottica futura”.

di Silvia Santarelli

Fonte: Il resto del Carlino

Senigallia: approvato tra numerose critiche il bilancio di previsione

Il Pd all’attacco sul tema tasse, Vola Senigallia ha criticato l’assetto organizzativo dopo la seconda defezione, Vivi Senigallia si è concentrata sullo sport, mentre Campanile (Amo Senigallia) fa una critica a 360 gradi su costi, ambiente, partecipazione

SENIGALLIA – Approvato il bilancio di previsione con un serrato dibattito in aula. Tasse, agevolazioni alle famiglie, lavori pubblici, piano alienazioni: tanti i temi su cui si è registrato lo scontro tra giunta e opposizione, con i consiglieri di maggioranza invece silenti e compatti sulle posizioni di sindaco e assessori.

Dal Partito Democratico, ma in maniera similare anche dagli altri gruppi di minoranza, diversi spunti. Dario Romano, capogruppo Pd, ha prospettato la possibilità di approfittare dei numerosi fondi derivanti dal Pnrr per poter alleggerire il carico fiscale che grava su famiglie e imprese. Di parere contrario il sindaco Massimo Olivetti che ha dichiarato come in questo clima di rincari di energia e materie prime è già un «ottimo risultato essere riusciti a non aumentare le tasse».

Bocciati i vari emendamenti presentati dalla minoranza, intervenuta anche sulle risorse stanziate per la promozione turistica affidata dall’Unione dei comuni “Le terre della marca senone”: solo 20mila euro i fondi che Senigallia versa, troppo pochi secondo il Pd ma “bloccati” sostiene Olivetti perché gli altri comuni dovrebbero poi versare in proporzione la propria quota e di più non riescono al momento a fare.

Sempre da Romano (Pd) ma anche da Stefania Pagani (Vola Senigallia) sono arrivate critiche all’assetto organizzativo della macchina comunale senigalliese, a seguito della notizia delle prossime dimissioni di un’altra posizione organizzativa relativa alla protezione civile dopo quella dei lavori pubblici tre mesi fa. Una «scelta personale» ha spiegato il primo cittadino di chi sta cercando un’altra sistemazione più vicino a casa.

Enrico Pergolesi (Diritti al futuro) e Rodolfo Piazzai (Pd) hanno sottolineato la mancanza di una visione strategica complessiva della maggioranza che si sta trincerando dietro corposi interventi pubblici foraggiati in gran parte dal Pnrr, ma «senza una logica, senza un filo conduttore che possa far capire quale direzione si sta intraprendendo». Anche a loro è arrivata la replica del sindaco: «La nostra direzione è chiara, l’abbiamo ribadito più volte, ed è quella della sicurezza. Abbiamo ereditato tante situazioni da regolarizzare, come le scuole non a norma e ci stiamo pensando noi» senza contare la riqualificazione delle strade su cui la giunta sta puntando molto. «E poi dovremo aggiornare il piano Cervellati, c’è il lungomare fermo agli anni ‘60».

Insomma intensi lavori per la giunta Olivetti a cui è arrivata anche la critica da Gennaro Campanile, assente dal consiglio per motivi strettamente personali: il capogruppo di Amo Senigallia ha sottolineato la mancanza di lungimiranza dell’amministrazione per quanto riguarda i costi energetici, nonostante i moniti dell’opposizione con il risultato di «tre milioni in più di costi correnti annuali, rimanendo in balia degli eventi anche per i prossimi anni»; e poi la mancata possibilità di rimodulare la tassa dei rifiuti, la tassa di soggiorno che «serve a finanziare gli eventi estivi e saranno le famiglie senigalliese a farsene carico con l’aumento delle multe stradali, l’eliminazione delle agevolazioni green per le auto ibride, la mancata differenziazione del costo del parcheggio». Critico anche sull’ambiente («di transizione ecologica non c’è nulla») e sul turismo («assente l’indicazione di un piano»), mentre nessuna nuova iniziativa rispetto al centrosinistra per quanto riguarda i servizi sociali né per la partecipazione con vari organismi, consulte e associazioni mai convocate.

Carlo Leone

Fonte: Centro Pagina

Senigallia, T-red senza pietà: 24 multe al giorno. Il Pd: «Mettete fine a questo salasso»

In 7 mesi sono passati con il rosso quasi 5.200 veicoli nei due incroci monitorati dal T-red. Per le casse comunali circa 850mila euro di introiti. Il primo, tra viale Mercantini e viale IV Novembre, è stato infatti attivato ad aprile mentre il secondo, tra via Cilea e via Sanzio, solo a giugno. Nel post alluvione sono stati sospesi per alcune settimane. Ciò significa che nell’anno in corso, essendo operativi fin da 1° gennaio entrambi, la stima delle entrate sarà maggiore se proseguirà questo trend.

Il Pd chiede di rimuoverli entrambi. «Continua il salasso – sbotta Dario Romano, capogruppo del Pd – circa 5.200 automobilisti multati dai T-red in 7 mesi. A breve inizieranno le sospensioni delle patenti. Si fermi questa follia». Per il Comune, che li ha installati, si sono resi necessari per prevenire incidenti e per fare in modo che la gente rispetti il Codice della strada. Diverso il parere dell’opposizione. «Continuiamo a ribadirlo: fermate questo salasso – prosegue Romano -. Non c’è alcun bisogno, per le casse comunali, di tassare gli automobilisti con questa mattanza del T-red. In 7 mesi sono state irrogate quasi 5.200 sanzioni, per circa 850.000 euro di introiti. La metà di questi, circa, è tutta prelevata dalle tasche di cittadini residenti a Senigallia. Senza contare che, oramai, stanno iniziando ad arrivare le prime sospensioni delle patenti poiché se si verifica la stessa infrazione nell’arco di 2 anni, da parte dello stesso conducente, il Codice della strada prevede appunto la sospensione per qualche mese». Romano riconosce che il bilancio comunale sia sano quindi non vede la necessità di continuare ad azionare i T-red. «Visto che il nostro bilancio, date le risorse del Pnrr, gode di buona salute – aggiunge – sebbene la maggioranza sia riuscita per il terzo anno di fila a non presentarlo nei termini iniziali di legge, si può tranquillamente evitare di fare cassa sulla pelle di cittadini e turisti. Pertanto, se la motivazione attiene realmente alla sicurezza, abbiamo pronta una prima proposta da portare all’attenzione del consiglio comunale, visto che Olivetti e la sua Giunta non vogliono ascoltare in alcun modo le istanze dell’opposizione. Una Giunta che non trova niente di meglio da fare che continuare a vessare i cittadini: se ci fossero stati davvero problemi di sicurezza, però, con 5.200 passaggi con semaforo rosso quanti incidenti sarebbero dovuti avvenire? Invece è evidente che si sta sfruttando al massimo una norma che prevede, anche con il giallo, la multa».

Come funziona

Molti passano con l’arancione già scattato e quando superano l’incrocio c’è già il rosso. Se scatta nel momento in cui transitano hanno il tempo di attraversarlo, prima del rosso, ma se è già giallo devono fermarsi. Così almeno dovrebbe essere. Per il consigliere del Pd la sicurezza è solo una scusa e annuncia battaglia. «Smaschereremo il bluff della sicurezza in consiglio comunale – conclude Dario Romano -, toglieremo la foglia di fico dietro la quale si nasconde la destra senigalliese tutta tasse e divieti, salvo poi autorizzare un mese di beach cross su lungomare Mameli».

Sabrina Marinelli

Fonte:  Corriere Adriatico