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L’aeroporto delle Marche considerato “di interesse nazionale”: scongiurato il pericolo declassamento, anche grazie a Senigallia

E’ notizia di pochi giorni fa che l’aeroporto delle Marche, sito a Falconara, è stato considerato “di interesse nazionale” dal Ministero dello sviluppo economico, guidato da Corrado Passera.
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La notizia può sembrare irrilevante, invece è un cardine fondamentale nelle politiche macroeconomiche della regione Marche, soprattutto per ciò che riguarda il turismo e i trasporti.

Difatti, con questo riconoscimento viene premiato il lavoro svolto dalla Regione Marche, dal governatore Spacca e da tutti gli enti locali che si sono mossi per scongiurare il pericolo di un declassamento. Lo stesso Consiglio Comunale di Senigallia, a settembre 2012, si era pronunciato contro il rischio di depotenziamento con una mozione presentata dal sottoscritto e sostenuta con forza dal sindaco Mangialardi e da tutti i consiglieri, a prescindere dalle appartenenze politiche.

Questo esempio è la traduzione pratica del concetto che “facendo squadra” tra diversi livelli amministrativi e politici, senza gelosie o campanilismi, si possono ottenere risultati molto soddisfacenti.

A questo punto è necessario potenziare ulteriormente il traffico passeggero dell’aeroporto e costruire un’offerta turistica, regionale e locale, che tenga conto dei tanti visitatori, stranieri e non, che giungono ogni anno nelle Marche in aereo.

Per quanto riguarda il turismo, la nostra progettualità deve guardare al di là di uno o due anni. I risultati concreti di un’azione programmata non si vedranno immediatamente, ed è nostro compito agire in base a questi princìpi in un’ottica di lungo periodo. Il prossimo programma quadro dell’UE, Europa2020, si baserà interamente sui termini “intelligente”, “solidale”, “sostenibile”: applicare al turismo di Senigallia il concetto di sostenibilità è e dovrà essere il fondamento della nostra azione amministrativa dei prossimi anni. Fino al 2020, almeno.

Spending review: “bene il riordino delle province nelle Marche, male la chiusura dell’aeroporto a Falconara”

Secondo le ultime indiscrezioni, la revisione della spesa pubblica toccherà anche il traffico aeroportuale italiano. Infatti, il ministro Passera ha in mente un piano che riduca gli scali passeggeri dai circa 60 attuali a 40. Tra gli aeroporti “soppressi”, purtroppo, ci sarebbe anche quello di Ancona-Falconara.
La chiusura del traffico passeggeri all’aeroporto di Falconara sarebbe un fatto gravissimo, per il Comune di Senigallia, la Regione Marche e tutte le altre municipalità marchigiane. 61_SIGN_AER_07

Senza entrare nel merito tecnico della questione, cosa che peraltro non mi compete, dal punto di vista dei cittadini e dei loro diritti è inaccettabile che l’unico aeroporto delle Marche adibito al traffico passeggeri perda ogni genere di sovvenzione statale. Il declassamento, infatti, sarebbe riconosciuto, soprattutto all’estero, come una perdita di un patrimonio strategico per tutta la Regione Marche e il centro-Italia.

Nessuno nega che ci sia la necessità di una spending review che sia efficace nel settore dei trasporti: ciò, però, come ho ripetuto più volte, non deve tradursi in tagli lineari e indiscriminati, frutto di una triste e superficiale “contologia”. Questo non significa iniziare dei discorsi campanilistici, che sarebbero pretestuosi e privi di ogni logica: penso al riordino delle province nelle Marche, ad esempio, che mi trova assolutamente d’accordo poiché in una regione di 1
milione e mezzo di abitanti cinque province erano e sono troppe.

Privare, però, la Regione Marche e tutti i cittadini marchigiani di un bene unico come un aeroporto – per ciò che riguarda il traffico passeggeri, poi, potremmo elencare gli svantaggi che ciò comporterebbe per un comune turistico come il nostro – sarebbe un autogol clamoroso da parte di un governo tecnico che per colpe non sue è costretto ad usare l’accetta per ripianare i disastrati conti pubblici.

Ho presentato una mozione in consiglio comunale contro questo declassamento: sarebbe determinante, però, che anche gli altri comuni marchigiani votino compattamente un documento di questo tipo. Per far capire, a chi ci governa, che le Marche sono unite sin dal più piccolo comune fino al capoluogo di regione contro la chiusura del traffico passeggeri del nostro aeroporto.