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La Commissione Europea risponde sullo stoccaggio CO2 a Senigallia

(da senigallianotizie.it) – Il Commissario Europeo per l’Azione per il Clima Connie Hedegaard risponde all’interrogazione  dell’eurodeputato Debora Serracchiani, suggerita dal consigliere comunale Dario Romano.Dopo circa due mesi dalla presentazione dell’interrogazione, il 5 luglio la Commissione Europea ha risposto alle questioni sollevate dall’onorevole Debora Serracchiani.Hedegaard

In particolare, l’eurodeputato, su proposta e suggerimento del consigliere comunale di Senigallia Dario Romano (delegato alle politiche per l’Unione Europea del Comune), aveva chiesto a Bruxelles se era a conoscenza dell’istanza di esplorazione del sottosuolo al largo di Senigallia e qualimisure intendeva adottare l’Unione Europea per evitare che in futuro siano installati depositi di stoccaggio di CO2 in zone dove sussiste un rischio di sismicità.

Con il classico stile europeo, molto diretto ma per certi versi paradossalmente pilatesco, la Commissione Europea ha affermato senza mezzi termini di “non essere a conoscenza del fatto che una società avesse presentato alle autorità italiane un’istanza per ottenere una licenza di esplorazione ai fini dello stoccaggio di biossido di carbonio al largo delle coste di Senigallia.

Con una serie di richiami normativi alla direttiva di riferimento, poi, la risposta delcommissario Hedegaard continua affermando che tra i requisiti necessari per il rilascio delle autorizzazioni allo stoccaggio una particolare attenzione andrebbe posta alrischio di sismicità del sito.

Infatti un sito di stoccaggio non deve avere in alcun modo “rischi significativi di fuoriuscita e rischi rilevanti per l’ambiente e la salute“.

Ora, presumibilmente, la questione passa nelle mani del Governo che può decidere se il sito al largo delle nostre coste è idoneo allo stoccaggio di biossido di carbonio.

Purtroppo, le tristi vicende del terremoto emiliano hanno messo in risalto tutti i dubbi relativi allo stoccaggio (in questo caso si parlava di stoccaggio di gas naturale nel sottosuolo di Rivara).

Il ministro all’Ambiente, Corrado Clini, ha affermato quanto sia necessario riflettere ulteriormente prima di approvare un progetto che, in caso di inattesi scenari geologici, non risulti sicuro al 100%.

Vorremmo che lo stesso ragionamento si facesse anche per Senigallia, per questo motivo cercheremo di confrontarci con il Governo per avere un parere in merito.

Continueremo a lottare per questo motivo, perché la salute e la sicurezza dei cittadini vanno anteposti a qualsiasi genere di interesse economico.

Testo dell’interrogazione e risposta della Commissione europea:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2012-004629+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT

Senigallia: interrogazione sui depositi di stoccaggio CO2 – A presentarla alla Commissione Europea l’on. Serracchiani su input del consigliere comunale Romano

(da senigallianotizie.it) – Sono passati circa tre mesi da quando ho sollevato la questione dei depositi di stoccaggio di CO2 al largo delle coste di Senigallia, interrogando il sindaco Mangialardi.serracchiani

Lo stesso sindaco, poi, ha inviato un’interrogazione alla Regione per avere un maggiore approfondimento sulla materia, e alcuni giorni dopo due consiglieri regionali si sono anch’essi interessati alla situazione.

A inizio aprile, insieme al sindaco, sono andato a Roma per incontrare la responsabile del procedimento e chiedere precisazioni tecniche sulla pratica appena avviata.

Inoltre, a inizio maggio, il consigliere comunale di Falconara Marittima Emanuele Lodolini ha interrogato anch’egli la propria amministrazione sulla questione, poiché essendo prevista la costruzione di un rigassificatore al largo delle coste falconaresi, l’eventuale previsione di un deposito di stoccaggio di CO2 al largo di Senigallia sarebbe un’ulteriore azione sicuramente non a vantaggio del turismo e dell’ambiente marino di tutta la zona.

Dopo l’interrogazione al sindaco, pertanto, ho deciso che fosse giusto sapere cosa ne pensasse l’Unione Europea e, in particolare, la Commissione, di un progetto simile. A questo scopo, ho scritto al deputato europeo Debora Serracchiani che, dopo un serio confronto con il sottoscritto e il consigliere comunale Lodolini (che ringrazio per aver contribuito così proficuamente al dibattito) ha presentato in data 7 maggio un’interrogazione scritta alla Commissione Europea chiedendo un più dettagliato approfondimento.

In particolare, l’onorevole Serracchiani chiede alla Commissione se:

– Era a conoscenza della situazione relativa all’istanza di esplorazione del sottosuolo al largo di Senigallia?

– Quali misure intende adottare per evitare che in futuro siano installati depositi di stoccaggio in zone dove sussiste un rischio di sismicità?

In tre mesi due interrogazioni comunali, due interrogazioni regionali, un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico e un’interrogazione alla Commissione Europea.

Questo è l’impegno che sto e che stiamo mettendo in campo per affrontare al meglio la questione, nata da una interrogazione comunale a Senigallia e arrivata sino ai palazzi di Bruxelles.