Mozione sull’adesione del Comune di Senigallia al progetto “Bandiera Lilla”

Premesso che il progetto Bandiera Lilla nasce nel 2012 con il chiaro obiettivo di favorire il turismo delle persone con disabilità;

Premesso che l’adesione a un progetto simile, oltre ad essere una azione economica in quanto legata alla ripartenza del turismo post covid, potrebbe avere importanti risvolti sociali come motore di promozione della cultura, della solidarietà e della inclusione;

Premesso che il 06/12/2016 è stata approvata dal Consiglio Regionale delle Marche, a firma del consigliere Marconi, una mozione ad oggetto: “Adesione della Regione Marche alla sperimentazione del progetto “Bandiera Lilla” per la realizzazione di aree turistiche adeguatamente, attrezzate per i disabili”;

Premesso che nella Regione Marche, ad oggi, le Bandiere Lilla sono tre: Castelleone di Suasa, Monte Urano e Grottammare;

Premesso che i parametri di valutazione riguardano 4 aree e riguardano le disabilità motoria, visiva, uditiva e le patologie alimentari e sono le seguenti (tratte dal sito bandieralilla.it):

Comunicazione e Informazione

  • Versione accessibile del sito internet
  • Fornitura di informazioni su strutture in grado di ospitare persone con disabilità
  • Informazioni sull’accessibilità e fruibilità dei principali monumenti, musei e strutture culturali e ricreative ecc.
  • Informazioni su punti di ristoro per chi soffre di patologie alimentari

Accessibilità luoghi e strutture

  • Accesso alle spiagge, alle aree verdi, zone pic nic, impianti di risalita ecc.
  • Progetti per accompagnamento in mare, in impianti sportivi o in passeggiate ecc. di persone con disabilità motoria
  • Accessibilità delle principali attrattive culturali della città (musei, parchi, spiagge, teatri, terme ecc.)
  • Progetti in atto per facilitare la fruibilità della città da parte di turisti con disabilità

Impianti sportivi

  • Accessibilità e fruibilità degli impianti sportivi pubblici (anche dati in gestione)

Mobilità e parcheggi

  • Parcheggi dedicati in prossimità delle zone/monumenti di interesse turistico
  • Gratuità dei parcheggi a pagamento per chi espone il CUDE
  • Accessibilità dei mezzi pubblici
  • Servizi di trasporto dedicati ai turisti con disabilità

Premesso che il Comune di Senigallia, da anni, si è attivato su questo particolare tema, come ad esempio dimostrano l’accesso per i disabili alla spiaggia, i servizi offerti ai disabili per la Biblioteca Comunale (ipovedenti in particolare), l’accesso alle strutture pubbliche e anche alle strutture espositive/museali e l’avviamento del processo di adesione al progetto Bandiera Lilla sarebbe quindi la naturale prosecuzione di un percorso nato diversi anni fa;

 

Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale di Senigallia impegna il Sindaco e la Giunta a

– avviare il processo per l’adesione del Comune di Senigallia al progetto Bandiera Lilla oppure, in alternativa, di trasmettere l’atto all’Unione dei Comuni “Le Terre della Marca Sènone” e di far partire il medesimo percorso a livello di Unione;

– coinvolgere tutti gli stakeholders per ottenere la massima adesione al progetto, in primis l’Osservatorio per i diritti delle persone disabili, non ancora pienamente operativo;

– aprire un tavolo, assieme ai sindacati e alle associazioni di categoria nonché agli operatori privati ed economici, per prevedere delle agevolazioni sotto forma di credito di imposta o contributo per chi investe nell’abbattimento delle barriere architettoniche;

la possibilità di collegare le azioni legate al progetto bandiera Lilla ai servizi di welfare già presenti sul territorio, creando una sinergia e una integrazione degli stessi che possano aumentare il valore aggiunto dell’offerta in termini di impatto sociale;

– sviluppare una campagna mediatica e di marketing, una volta ottenuta la bandiera, per incentivare il turismo disabile a Senigallia;

Dario Romano (PD): “Si è chiusa una stagione. Ora ripartiamo dalla gente”

Senigallia 17/01/2021 – Analisi della sconfitta elettorale alle amministrative, riorganizzazione del partito e preparazione per il prossimo Congresso. Il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico fa il punto sulla “nuova vita” dem.

Come sono trascorsi i primi tre mesi dal “ribaltone” che dopo anni ha portato il centrosinistra e il Pd in minoranza?
“L’opposizione è molto diversa dal governo, per tanti aspetti, ma l’amore per la città resta immutato. Ogni idea è mossa dall’interesse pubblico e dal fatto che abbiamo a cuore la nostra bella cittadina. Come gruppi di opposizione (PD, Vola Senigallia, Diritti al Futuro, Vivi Senigallia) abbiamo creato subito un ottimo clima per lavorare assieme, in sinergia, concordando le singole azioni al fine di essere più efficaci. Chiaro, ogni partito o lista ha le proprie proposte, che sono un valore aggiunto, ma il coordinamento e l’azione sinergica sono fondamentali se si vuole condurre un certo tipo di opposizione basata sui progetti e non sulle urla”.

Quali sono state le cause della sconfitta elettorale?
“Concordo con quanto scritto dal Partito nei giorni scorsi rivolgendosi ai propri iscritti, nonostante però si voglia tornare su alcuni argomenti non voglio in alcun modo parlare di nuovo delle primarie. La cittadinanza, comunque, ha percepito che, alla base delle ultime scelte, ci sia stato uno scambio tra figure apicali. Quindi, un discorso legato ai personalismi, la vera piaga della politica di oggi, come ha ricordato il Presidente Mattarella. A questo va aggiunta poi una campagna elettorale inedita per via del Covid, un ballottaggio complicato e purtroppo una parte importante della città che non ci ha votato, parlo delle frazioni, quelle che si sono sentite meno coinvolte nel secondo mandato dell’amministrazione precedente. Di certo esiste un tema legato all’ascolto, altrimenti i nostri elettori non avrebbero fatto altre scelte. Sta a noi adesso tornare con umiltà in mezzo alla gente, possibilmente non con arroganza o supponenza”.

In tutto questo quali sono le principali responsabilità del PD?
“Il Partito ha permesso alla città un salto in avanti, in questi 20 anni, i risultati sono sotto gli occhi di tutti e Senigallia è un’isola felice: si vive benissimo e tutti ce lo riconoscono. C’è però un passaggio che fa parte del ruolo di un partito, che purtroppo non è stato posto in essere: alla fine di un ciclo, c’è bisogno di formare una nuova classe dirigente per prendere le redini del governo cittadino in mano. Questo, ahimè, non è stato fatto né dal Partito né dall’Amministrazione uscente. Non c’è la responsabilità di un singolo, ma tutto questo non doveva succedere e bisognava lavorarci sin dall’inizio del secondo mandato, così come venne fatto in passato con il secondo mandato Angeloni. E’ stato uno degli aspetti che ha inciso nella sconfitta, a mio avviso, perché in città veniva percepito chiaramente”.

Le elezioni amministrative, sia prima della campagna elettorale che dopo, hanno provocato fratture e cambiamenti interni al Partito…
“E’ normale che di fronte ad una sconfitta senza precedenti ci siano degli scossoni, ci si senta smarriti. Nell’ultimo anno si sono susseguite diverse situazioni, adesso però è il momento di guardare avanti. Se si guarda indietro, è solo per non ricommettere gli stessi errori, tenendo a mente l’unico vero obiettivo, che è quello di fare una opposizione seria e di riproporci come credibili alla città alle prossime elezioni”.

In vista c’è il Congresso del Pd. Che obiettivi vi ponete?
“C’è bisogno di rimettere in fila le questioni e di riorganizzare l’assetto del partito, prima di tutto, con una campagna di tesseramento fatta di facce nuove, idee nuove, modalità nuove. Questo si aspettano i nostri elettori, perché si può lavorare benissimo come opposizione in consiglio comunale ma senza un partito forte dietro che sia da traino per tutto il centrosinistra e i movimenti civici diventa tutto più complicato. Per questo motivo auspico l’inizio di una stagione nuova, non basata più sui personalismi. Sul “noi” prima dell’ “io”. Sembra una banalità, ma non lo è, viste le vicissitudini passate”.

Che opposizione porterete avanti in Consiglio Comunale?
“Abbiamo come idea quella di alzare il livello dello scontro politico, portandolo sul merito delle proposte e non sul dibattito tipico dei social network, teso soltanto a delegittimare l’avversario in consiglio. D’altronde il ruolo ci impone di controllare e verificare che ogni azione posta in essere dall’amministrazione sia quella più giusta per la cittadinanza. Saremo propositivi e presenti, anche attraverso il dialogo e l’ascolto che purtroppo alla fine dello scorso mandato sono stati percepiti come mancanti, da parte di una fetta di elettorato. Per fare questo è necessario coinvolgere e far entrare nel dibattito le realtà associative, i sindacati, il tessuto sociale: d’altronde questa è una idea condivisa dal Partito e che penso possa essere una delle giuste molle per ripartire con umiltà”.

di Giulia Mancinelli – Viveresenigallia

Interrogazione a risposta scritta su finanziamenti ciclovia adriatica

Premesso che il Corridoio Verde Adriatico o Ciclovia Adriatica è parte di un progetto europeo e nazionale che prevede diverse piste ciclabili all’interno del territorio italiano;
Premesso che a maggio 2020 è stato aperto il tratto di ciclovia riguardante Lungomare Da Vinci, fino al sottopasso di Marzocca (ex Clipper), per una lunghezza di più di 2 km;
Premesso che, tra le azioni della precedente amministrazione, l’obiettivo dell’ampliamento della rete ciclabile era uno dei cardini dell’azione di governo;
Premesso che, per ampliare e prolungare la ciclovia verso Marzocca (tratto Lungomare Italia), è previsto un co-finanziamento della Regione di € 180.000 a fronte di un impegno per le casse comunali di circa € 195.000;
Tutto ciò premesso si chiede all’assessore ai lavori pubblici:
– Quando è in previsione il prolungamento della ciclovia adriatica?
– I fondi regionali sono soggetti ad una scadenza, per il loro utilizzo?
– In merito alla sicurezza, che misure intende prendere l’amministrazione in merito all’eventuale prolungamento della ciclovia?
Si richiede risposta scritta.

Dario Romano Capogruppo consiliare Partito Democratico

Interrogazione a risposta orale sui tavoli di confronto con associazioni ambientaliste

Premesso che il Comune di Senigallia, con l’intervento su Via Don Minzoni, ha dato il via ad una riqualificazione dell’area attesa da tempo;
Premesso che, “durante l’esecuzione dei lavori, sono stati eseguiti rilievi per la valutazione del patrimonio arboreo, formato da n. 24 Pinus Pinea da cui è emerso come gli apparati radicali siano in conflitto con i manufatti presenti”;
Premesso che l’Amministrazione Comunale ha ritenuto indispensabile riqualificare l’intero viale alberato sostituendo i 24 pini con diverse alberature;
Premesso che l’amministrazione comunale ha dichiarato che “per concordare questa ed altre azioni che l’amministrazione ha in progetto di condurre sul patrimonio arboreo della città, si è tenuto nei giorni scorsi con l’associazione Gruppo Società Ambiente un incontro che farà da apripista all’apertura di un tavolo di lavoro permanente dove Amministrazione, Università di Bologna e Gruppo Società e Ambiente tratteranno temi riguardanti l’ambiente, in particolare in merito ad alcune zone di Senigallia che necessitano di un intervento immediato”;
Tutto ciò premesso si chiede alla s.v.:
– Per quale motivo su questo tema specifico è stata coinvolta esclusivamente l’associazione GSA?
– Sulla base di quali valutazioni è stato deciso che, per le azioni che il Comune ha intenzione di condurre sul patrimonio arboreo, verrà coinvolta l’associazione Gruppo Società Ambiente?
– Si è ragionato, sul coinvolgimento, nel tavolo permanente, di tutte le associazioni ambientaliste del nostro territorio?

Dario Romano Capogruppo consiliare Partito Democratico
Chantal Bomprezzi Consigliera Partito Democratico

100 giorni di (non) governo cittadino

Sono passati cento giorni, oramai, dall’elezione del nuovo Sindaco e della nuova Giunta. Cento giorni in cui, ovviamente, ci si aspettava un cambio di passo per quanto riguarda la programmazione e la visione della città, in attesa della realizzazione di quanto dichiarato e scritto sulle linee programmatiche di governo.

Se andiamo a vedere cosa ha dichiarato il Sindaco Olivetti in campagna elettorale, nei primi cento giorni si parla di un “cambio forte che è quello che ci chiedono i cittadini”. Finora, di cambi se ne sono visti pochi, e sarebbe pure comprensibile, visti gli appena tre mesi e mezzo trascorsi e le tante opere programmate dalla precedente amministrazione che sono in corso di realizzazione: quello che preoccupa seriamente, invece, è l’assenza di visione della città e l’estemporaneità di alcune misure prese.

Tutto parte, purtroppo, da un documento, che è quello delle linee programmatiche, che è stato preso per larga parte dal programma elettorale di Stefano Parisi per Milano, nel 2016. E’ imbarazzante pensare che, in circa 10-12 pagine di testo, non si sia riuscito a elaborare uno scritto che avesse al centro Senigallia e non un copia-incolla preso da altre esperienze (per giunta, perdenti). Da questo si può percepire come, questo Sindaco e questa Giunta, non sanno come comportarsi su Senigallia. Il lapsus del Sindaco, in una intervista, che confonde la bandiera Blu con la bandiera Arancione (conferita ai piccoli comuni dell’entroterra per la loro qualità turistica) fa sorridere, ma anche riflettere.

Parlano di dialogo, ascolto, partecipazione, ma prendono le decisioni avendo interloquito non si sa con chi (vedi Ponte 2 Giugno, quali sono i cittadini che sono stati ascoltati? Le categorie, i residenti? Chi passa sul ponte? Oppure il doppio senso al lungomare Ciarnin: chi sono i cittadini interpellati?). Parlavano di un cambio di passo all’Ospedale di Senigallia, ma i problemi che ci sono prima restano adesso e resteranno anche in futuro, a partire dalla situazione al Laboratorio Analisi passando per la gestione del Covid. Abbiamo dei Comitati di cui il Sindaco era Presidente (come il Comitato dell’Ospedale) che sono, di fatto, il megafono dell’amministrazione comunale, occupandosi praticamente di tutto tranne che di sanità.

Una maggioranza che si è spaccata sin dalla prima votazione sul Presidente del Consiglio Comunale e che ha posizioni diversissime su alcuni temi chiave, come quello del Covid. Stiamo ancora aspettando, 14 giorni dopo la sua uscita infelice, le scuse del vicesindaco a tutta la città, ne parleremo nel prossimo consiglio comunale.

Senigallia non ha bisogno di tutto questo. Senigallia non ha bisogno di un Comune dove il bilancio non riesce ad essere approvato entro fine anno precedente, perché quel documento è fondamentale per la visione politica e amministrativa della città. Come opposizione non smetteremo di vigilare e di controllare l’operato del Sindaco e della Giunta su tutti gli atti, è questo il ruolo che abbiamo e lo svolgeremo al massimo.

 

Dario Romano – capogruppo PD

Margherita Angeletti – consigliera PD

Chantal Bomprezzi – consigliera PD

Ludovica Giuliani – consigliera PD

Rodolfo Piazzai  – consigliere PD

Interrogazione a risposta scritta su presunta nomina consulente per la sicurezza

Premesso che dai giornali si è appreso che la nuova amministrazione comunale, da poco insediata, avrebbe nominato un “Consulente per la sicurezza”;

Premesso che, con i reati in calo negli ultimi 5 anni, non si capisce politicamente e amministrativamente a cosa possa servire tale figura, a maggior ragione in un settore così delicato come quello della Polizia Municipale;

Premesso che il sottoscritto ha richiesto, con accesso agli atti, l’atto di nomina di tale consulente;

Premesso che, con risposta prot. 49890/2020/III, la dirigente afferma che “al momento non risulta alcun formale atto di nomina di un “consulente per la sicurezza” per il Comune di Senigallia”;

Tutto ciò premesso si chiede alla s.v.:

  • Se corrisponde al vero che tale persona si muove negli uffici della PM e collabora già con amministrazione e, se la risposta fosse positiva, a quale titolo quindi si muove all’interno degli uffici;
  • Qualora la risposta alla precedente domanda sia negativa, se è intenzione di questa amministrazione procedere con la nomina e quali eventuali attività intenderebbe includere nell’attività di consulenza, data la sensibilità e la delicatezza del settore di riferimento;

Si richiede risposta scritta.

Cambiare tutto per tornare indietro, che errore!

Il consiglio comunale prossimo si riunirà mercoledì 21 ottobre. Al Sindaco e alla Giunta, come già detto pubblicamente, rinnovo i miei auguri per un buon lavoro nell’interesse della città.

Rimango purtroppo basito, però, nel leggere interviste, interrogazioni e comunicati che non danno un’idea chiara del progetto che hanno in mente il Sindaco Olivetti e la sua coalizione di destra per la nostra Senigallia. Leggo, ad esempio, che il Sindaco (ma non esiste un assessore ai lavori pubblici e viabilità?), tra le sue priorità, ha disposto agli uffici di verificare la possibilità di ripristinare il doppio senso di marcia in Lungomare Da Vinci. Non sa il Sindaco, oppure non ha verificato, che l’eventuale ripristino del doppio senso (sempre se possibile, da verificare con nuovo codice della strada) equivarrebbe a togliere almeno il 30-40% di parcheggi dal lato monte? Un’operazione spot, gestita e ordinata politicamente da uno dei tanti comitati “contro” che è totalmente disorganica rispetto a una città turistica e aperta all’accoglienza come la nostra. Un’idea alternativa, a nostro avviso, potrebbe essere quella di dare disposizione agli uffici di verificare se esiste un luogo idoneo per un nuovo sottopassaggio in entrata/uscita da collocare in una zona strategica di quel tratto di lungomare, che possa essere di aiuto sia ai cittadini della zona sia alle attività e ai turisti. Un’interlocuzione con le FFSS e uno studio su questo tema sarebbero certamente più auspicabili piuttosto che tornare indietro in maniera a dir poco superficiale e azzardata. Lasciare il senso unico tenendo conto delle esigenze dei cittadini, invece, oltre che rendere la zona più sicura porrebbe Senigallia all’interno di quelle mete italiane ed europee che valorizzano le proprie infrastrutture al servizio dei turisti e dei residenti.

Da giovane ai giovani, il virus lo combattiamo così